Chloë Sevigny e le transizioni di genere nella nuova serie Hit & Miss.




Chloë Sevigny , e la copertina del numero di agosto di OUT qui lei parla del suo nuovo personaggio: Chloë Sevigny nei panni di Mia, serier killer transgender protagonista di Hit & Miss, nuova miniserie inglese ideata da Paul Abbot (Shameless) in arrivo negli USA su Audience Network di DirecTV.
 
La serie è stata registrata a Manchester, in Inghilterra, dove Chloë si e messa in contatto con la sua mascolinità, preparandosi in corsi di kickboxing e armi da fuoco a fine di rendere la transizione del suo personaggio più credibile.

"Ho chiesto perché non hanno preso una vera trans, ei produttori hanno dichiarato di non aver trovato la persona giusta. Per me e 'una grande responsabilità verso quella comunità, e voglio farlo nel modo giusto. "

Questo non è il primo contatto di Chloe nelle tematiche dell'identità di genere. E 'stata nominata per l'Oscar per il ruolo di Lana Tisdale nel acclamato film "Boys Don't Cry"  . In quel film interpretava la fidanzata di Brandon Teena, un transessuale da femmina a  maschio (interpretato da Hilary Swank , che ha vinto un Oscar per la parte).

Distribuzione unicamente inglese su Sky Atlantic, i sei episodi arrivano sulla rete americana come un viaggio nella vita di un'assassina di professione, che dopo la morte dell'ex fidanzata si trova a essere padre e madre allo stesso tempo di un bambino di dieci anni e di quattro nuovi figli "adottivi": con un lavoro fuori dal comune e una transizione di genere in corso, non a caso con sottofondo Fragil Bird di Dallas Green. Violenza, nuove famiglie allargate, rapporto con il corpo dentro e fuori dal set («nel mettere la protesi ho pianto tutti i giorni») ma sopratutto un ruolo di grande introspezione per una che non ha certo mai avuto paura di osare, pronta a a vestire i panni della giornalista femminista incaricata di ricostruire la vita di Linda Lovelace.

La scena di nudo nella doccia è già il main topic della serie: ma se qualcuno fosse già finito a conclusioni-parallelo con Transamerica, lei ha prontamente già risposto a Salon : «non ho voluto esagerare. Ma soprattutto non ho voluto che Mia assomigliasse a Felicity Huffman. Lei doveva essere diversa». Come si dice, Some Girls Are Bigger Than Others.


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