Mi permetto di ospitare la testimonianza di un’amica giraffa: “ sono una femmina di giraffa imprigionata nel corpo di un maschio, mi sento femmina ma ho l’apparato riproduttivo maschile, tutto, completo, la gente l’ha capito e, d’altra parte, io non lo nascondo. Gli uomini mi scartano, mi deridono con gli amici e con le compagne, se ne hanno l’occasione mi massacrano di botte allo sfinimento, eppure è da me che vengono ogni notte prima di dare la buonanotte ai loro bambini, è da me che vengono dopo aver detto “cara, sono in riunione”, è da me che vengono quando vogliono sfogare i loro istinti, quando vogliono essere sé stessi, quando vogliono ammettere di essere uguali a me, è di notte, qualche volta di pomeriggio, altre volte di mattina, che io non sono “diversa” ma sono esattamente come loro, stesso cuore, stesso sangue (quanto sangue, a volte..) stessa pelle, stesso odore animalesco, diversa anima, perché almeno io sono sincera con me stessa e non sono tormentata dall’appare