OMOFOBIA ANCHE SU INTERNET: RIFIUTATO SPAZIO PUBBLICITARIO A CASA EDITRICE LGT

(12/12/2007) Internet Book Shop ha ritenuto "non in linea con la comunicazione del portale" un`inserzione a pagamento de Il Dito e la Luna, casa editrice LGT. Ma le parole lesbica, gay e transgender fanno così paura?


Internet Book Shop, il più grande sito di vendita on line di libri in Italia ha rifiutato un'inserzione a pagamento alla casa editrice LGT Il Dito e La Luna. L'inserzione censurata riportava scritto:"Libri lesbici gay e transgender. Butta via i pregiudizi! Vieni a conoscere la cultura LGT". Francesca Polo, titolare della casa editrice nonché presidente nazionale di ArciLesbica, dopo aver chiesto spiegazioni ad IBS, si è sentita rispondere che l'inserzione non era in linea con la politica di comunicazione del portale: " nonostante le nostre richieste, IBS non ci ha fornito altri elementi per comprendere le loro motivazioni, dobbiamo ritenere che il problema stia nelle parole che ci qualificano. Si tratta evidentemente di un atteggiamento omofobico: i termini LESBICA GAY e TRANSGENDER sono parole in uso nella lingua italiana, non sono né parolacce né volgarità e ritenere che possano toccare la sensibilità di qualcuno vuol dire attribuire ingiustamente all’omosessualità e alla transessualità un valore negativo. Significa farsi promotori, coscientemente e volontariamente, dei valori della disuguaglianza e dell’esclusione".
Riportiamo parte del comunicato stampa di ArciLesbica

"Evidentemente le parole LESBICA GAY e TRANSGENDER sono considerate delle parolacce, delle volgarità che possono offendere il comune sentire; e come sempre ci si dimentica di non offendere proprio il ‘comune sentire’ di lesbiche gay e transgender, dei loro amici e dei loro parenti: se si iniziasse a dare valore alle relazioni di tutti questi soggetti, ci si accorgerebbe che con queste censure si stanno offendendo e violando i sentimenti di milioni di persone in Italia.
L’atto di censura di IBS ha l’impronta tipicamente italiana dell’ignoranza e dell’ipocrisia: ignoranza perché continua a dare valore negativo e volgare a scelte di vita che sono seguite serenamente e orgogliosamente da milioni di persone (e che all’estero sono saggiamente protette da violenze e discriminazioni); ipocrisia perché IBS continua a commercializzare (e dunque guadagnare) con i libri de Il Dito e La Luna, nonostante siano libri lesbici gay e transgender: l’importante è farlo senza dirlo, senza dargli troppo risalto, senza pubblicità appunto. (...) Riteniamo che questo atto di censura sia uno dei tanti effetti nefasti dell’ignoranza e della viltà della classe dirigente politica italiana: un paese che non è in grado di produrre delle leggi che sanzionino l’omofobia la violenza e le discriminazioni nei confronti di lesbiche gay e transgender e delle leggi che riconoscano e diano valore alle relazioni omosessuali, è un paese incivile, le cui istituzioni hanno ormai rinunciato al buon governo e sono responsabili del degrado culturale e dell’intolleranza di cui siamo testimoni ogni giorno".

redazione@gay.tv



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