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Visualizzazione dei post da settembre, 2007

SUICIDIO DI MATTEO, LA PROCURA CHIEDE L`ARCHIVIAZIONE

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(27/09/2007) La Procura si è detta "perplessa che sia diventata una icona gay un ragazzo che non lo era, ovviamente senza alcun pregiudizio morale sull`omosessualità". Insorge Arcigay TORINO - La Procura di Torino ha chiesto l'archiviazione del caso del sedicenne che si è suicidato lo scorso aprile perchè deriso dai compagni di scuola che gli rimproveravano di essere troppo effeminato. Ma la presunta omosessualità di Matteo non fu mai dimostrata tanto che la procura si è detta "perplessa che sia diventata una icona gay un ragazzo che non lo era, ovviamente senza alcun pregiudizio morale sull'omosessualità". Non ci sarebbe quindi nessuna ipotesi di reato ne' quella di istigazione al suicidio ne' episodi di bullismo ma neanche una sottovalutazione da parte della scuola del problema. "Il fatto che Matteo fosse o meno omosessuale è del tutto irrilevante rispetto a quanto accaduto" insorge Franco Grillini e Arcigay. "Il punto vero era la s

AHMADINEJAD: IN IRAN NON ESISTONO OMOSESSUALI

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25/09/2007) In un intervento alla Columbia University il presidente dell`Iran ha negato l`esistenza di omosessuali, quindi delle tante esecuzioni. E poi non capisco perchè non si possa dissentire dall`Olocausto. NYC - C'erano migliaia di attivisti gay con foto delle esecuzioni di giovani omosessuali ad accogliere ieri Ahmadinejad alla Columbia UNiversity. Ma se questo poteva immaginarlo, il presidente dell'Iran non si aspettava parole tanto forti dal presidente dell'università. "Non credo che Ella avrà il coraggio intellettuale di rispondere alle domande che le ho appena formulato. Lei esibisce tutti i tratti di un dittatore meschino e crudele". Ad Ahmadinejad però il coraggio non manca, così sorridendo con un ghigno ha parlato di sè come uomo di pace ed ha accusato la stampa di stravolgere le sue dichiarazioni su Israele. Certo poi ha precisato: "non vedo perchè non si possa esprimere voci di dissenso sull'esistenza dell'Olocausto" anche perch

Gentilini inquisito grazie al Circolo Mario Mieli 22/09/2007 di Lamanicatagliata. com

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Finalmente una buona notizia dal fronte della giustizia. Il vice sindaco di Treviso, l’omofobo sceriffo Gentilini, è stato iscritto nel registro degli indagati grazie all’opera del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli che già da tempo ha pubblicato sul suo sito il modulo di querela nei suoi confronti per istigazione a delinquere, dopo che in un’intervista rilasciata ad una radio agli inizi del mese di agosto, egli aveva lanciato una “pulizia etnica contro i culattoni”. “E’ un piccolo passo che ci riempie di orgoglio e ci fa ben sperare che anche in altre parti d’Italia, di fronte ad esternazioni razziste ed omofobe, altri omosessuali e transessuali abbiano il coraggio di denunciare gli atti e gli atteggiamenti discriminatori. Ci aspettiamo che tante altre persone scarichino dal nostro sito il modello di querela e lo inviino al più presto alla Procura della Repubblica. E’ ora di dire basta ai sorprusi perpetrati ai danni delle persone glbt, anche attraverso le vie legali. Speriamo

24ore - CronacaRoma, 18:14PAPA: FO, MA COSA NE SA DELLA DONNA E DELLA FAMIGLIA?

Ma cosa ne sa il Papa della coppia, della famiglia, del rapporto tra un uomo e una donna ed in particolare della donna? Parla di cose che non conosce, che non vive... Cosi' il Premio Nobel per la Letteratura regista ed attore di teatro Dario Fo replica alle affermazioni di Benedetto XVI sulla 'crisi' della famiglia "minata nelle sue fondamenta". "Qui ci si arroga il diritto di parlare, trattare di cose che non si conoscono: vale per la vita di coppia per la famiglia come per le condizioni di vita di chi e' sottopagato - precisa Fo - e senza che nessuno osi replicare". Purtroppo la Politica non c'e' e se c'e', dice Fo, e' debole. "Se ci fosse la Politica - dice - e non fosse debole, direbbe al Papa 'fermati' non puoi entrare a piedi giunti nella coscienza dei cittadini, perche' non tutti sono credenti e, in uno Stato di diritto e laico, non e' permesso a nessuno di violare la privacy fino ad entrare in casa alt

«Grazie a quelli che mi hanno dimostrato solidarietà» «Donate sangue, il bene vale più della rabbia»

Massimo, autore della lettera-denuncia dopo essere stato rifiutato come donatore in quanto gay, risponde ai messaggi dei lettori STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO «Ho letto il post della lettrice che dichiara di non voler più donare il proprio sangue dopo aver letto l'articolo: ti abbraccio ma, ti prego, continua a farlo! Lo facciano tutti quelli che possono, lo faccia chi non lo ha mai fatto. Il bene che ne può derivare credo valga più della rabbia». Così Massimo, autore di una lettera-denuncia pubblicata sul Corriere dopo essere stato rifiutato come donatore di sangue in quanto gay, risponde ai tanti lettori di Vivimilano.it che hanno partecipato alla vivace discussione suscitata dal suo intervento. «Grazie a quelli che mi hanno dimostrato solidarietà, grazie a chi mi ha offerto aiuto legale e grazie al giornalista che ha ricevuto la mia lettera. Grazie anche a quelli dalle opinioni un filo più ristrette, hanno messo pepe al forum» scrive ancora M

COMUNICATO STAMPACON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE

Il Sinodo della Chiesa evangelica Valdese (Unione delle Chiese metodiste e valdesi), riunito in sessione dal 26 al 31 agosto 2007 a Torre Pellice (TO), ha approvato oggi 31 agosto 2007 un ordine del giorno, scritto dalla REFO (Rete evangelica Fede e omosessualità ), contro l'omofobia, cioè l'odio verso le persone omosessuali e contro le persecuzioni che in Italia (soprattutto sociali ma anche fisiche) e in varie parti del mondo (dove spesso sono condannati alla pena capitale) i gay e le lesbiche devono subire. La proposta è stata fatta propria e presentata (visto che la REFO non aveva deputati al Sinodo) da un folto gruppo di pastori e rappresentanti delle chiese locali, tra cui spicca la firma della moderatora della Tavola valdese, Maria Bonafede la quale ha dichiarato di essere contenta che il Sinodo abbia approvato quello che lei ritiene "un atto dovuto" nella testimonianza cristiana, esortando le chiese a sostenere concretamente, il prossimo anno, le veglie ecumen

Solidarietà alle persone omosessuali e forte condanna delle discriminazioni e delle persecuzioni nei loro confronti.

Questo è il forte messaggio che arriva dall'annuale Sinodo della Chiesa valdese e metodista, che si conclude il 31 agosto 2007 a Torre Pellice (Torino), in cui è stato approvato a larghissima maggioranza un ordine del giorno, scritto dalla REFO (Rete evangelica Fede e omosessualità ) e da un folto gruppo di pastori e rappresentanti delle chiese locali, con cui i rappresentanti del Sinodo invitano le loro chiese «ad appoggiare organizzazioni, gruppi e iniziative tese a sensibilizzare l'opinione pubblica contro il pericolo strisciante dell'omofobia» ed esprimono «la solidarietà alle persone omosessuali oggetto di discriminazioni e persecuzioni, la preoccupazione per il repentino aumento degli episodi di omofobia sociale e fisica in Italia e la condanna ferma ed assoluta verso le persecuzioni e le condanne capitali emesse in molti paesi nei confronti di persone omosessuali». Questa decisa presa di posizione parte dalla considerazione, spiegano i valdesi, della «condizione di